The Father – Nulla è come sembra: la toccante sceneggiatura del film con protagonisti Anthony Hopkins e Olivia Colman.
The Father – Nulla è come sembra è un film intenso e struggente, vincitore di due Premi Oscar nel 2021: Miglior Attore Protagonista per l’eccezionale interpretazione di Anthony Hopkins e Migliore Sceneggiatura Non Originale, adattata da Florian Zeller, regista del film, insieme a Christopher Hampton. La sceneggiatura è basata sull’opera teatrale “Il padre” (Le père), scritta dallo stesso Zeller e rappresentata per la prima volta a Parigi nel 2012, dove ha vinto il premio Molière come Miglior commedia, prima di approdare anche a Broadway e nel West End di Londra, ottenendo riconoscimenti prestigiosi come il Tony Award e l’Olivier Award per la recitazione.
Uno degli elementi più originali e riusciti della sceneggiatura è il modo in cui riesce a trasmettere allo spettatore la confusione mentale del protagonista. La storia non segue una narrazione lineare: gli eventi si ripetono, i dialoghi si sovrappongono, i personaggi cambiano volto e identità. Questo approccio narrativo immersivo è ciò che rende il film così potente e destabilizzante. Non ci viene solo raccontata la condizione di Anthony — ci viene fatta vivere in prima persona.
La sceneggiatura, che potete leggere qui: THE FATHER – NULLA E’ COME SEMBRA, gioca sapientemente con tempi e spazi: una scena può sembrare identica a quella precedente, ma cambia un dettaglio fondamentale, come il volto di un personaggio o il tono di una frase. Questo effetto di spaesamento continuo riflette perfettamente il modo in cui una persona affetta da demenza percepisce la realtà. Lo spettatore, proprio come Anthony, è costretto a dubitare di ciò che vede e sente.
I dialoghi sono asciutti ma intensi, spesso ambigui, pieni di sottotesti che emergono solo col tempo. Il film alterna momenti di quotidianità apparentemente banale a scene profondamente emotive, in cui la vulnerabilità del protagonista esplode in tutta la sua drammaticità.
Zeller e Hampton hanno costruito una sceneggiatura che riesce ad essere intima e universale allo stesso tempo, trasformando una malattia complessa e dolorosa in un racconto cinematografico toccante, profondo e necessario. The Father non è solo un film sulla perdita della memoria, ma sull’identità, sull’amore filiale e sull’impotenza di fronte al tempo che scorre.