“The Last Duel”: Ridley Scott, Ben Affleck e Matt Damon raccontano il coraggio di una donna nel Medioevo

“The Last Duel”: Ridley Scott, Ben Affleck e Matt Damon raccontano il coraggio di una donna nel Medioevo

Diretto da Ridley Scott, con protagonisti Jodie Comer, Adam Driver, Matt Damon e Ben Affleck, quest’ultimi due autori anche della sceneggiatura assieme a Nicole Holofcener, candidata all’Oscar per “Copia Originale, il lungometraggio 20th Century Studios “The Last Duel” è stato presentato, Fuori Concorso, alla 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

Adattamento del libro di Eric JagerThe Last Duel: A True Story of Crime, Scandal, and Trial by Combat in Medieval France”, il film, dal 14 ottobre nelle sale italiane distribuito da The Walt Disney Company Italia, è un dramma storico che affronta e fa riflettere profondamente su una tematica ancora estremamente attuale, dimostrando, purtroppo, che nonostante il passare del tempo, fondamentalmente nulla è cambiato e la strada da percorrere è ancora troppo lunga.

Ambientato durante la guerra dei cent’anni “The Last Duel” esplora l’onnipresente potere degli uomini, la fragilità della giustizia, e la forza e il coraggio di una donna disposta a lottare da sola in nome della verità. Basato su eventi reali la storia infatti farà luce sulle ipotesi a lungo sostenute riguardanti l’ultimo duello autorizzato in Francia, alla fine del 1300, tra Jean de Carrouges (Matt Damon), un rispettato cavaliere noto per il coraggio e l’abilità sul campo di battaglia, e Jacques Le Gris (Adam Driver), uno scudiero normanno la cui intelligenza ed eloquenza lo rendono uno dei nobili più ammirati a corte.

Amici diventati acerrimi rivali nel momento in cui la moglie di Carrouges, Marguerite (Jodie Comer), dopo essere stata aggredita ferocemente da Le Gris, atto ovviamente che quest’ultimo negherà fino alla fine, rifiuterà di rimanere in silenzio, facendosi avanti ed accusando apertamente il proprio aggressore. Una scelta impavida che porterà ad un estenuante processo che non solo metterà a rischio la stessa vita di Marguerite, considerando il fatto che la donna era considerata una proprietà dell’uomo e tale violenza una semplice offesa nei confronti dell’onore di quest’ultimo, ma si concluderà con un brutale duello tra i due uomini e il destino di tutti e tre nelle mani di Dio.

“Il libro è stato scritto credo agli inizi degli anni 2000, e qualcuno che lavora nella nostra società ci aveva fatto notare questa storia già nel 2011, ma i diritti erano già stati acquistati” – dichiara Matt Damon, sceneggiatore ed interprete del film – “Abbiamo tenuti gli occhi sul romanzo per un po’, io lo avevo letto e l’ho proposto a Ridley e dal momento che cercava un soggetto abbiamo iniziato a discutere di ‘The Last Duel’. Per quanto mi riguarda non conosco nessuno in grado di affrontare un progetto del genere meglio di lui, e dopo averne parlato anche con un altro dei nostri produttori, ne hanno acquisito i diritti e successivamente assieme a Ben abbiamo iniziato a svilupparlo.”

Mi considero un femminista e questo film è stato davvero interessante proprio per il personaggio molto forte di Marguerite. Una volta letto il libro mi sono reso conto della potenza della storia dalla narrazione classica, in cui una persona vittima di un’ingiustizia cercava giustizia mettendo a rischio se stessa. Si trattava di una vicenda realmente accaduta ma che la gente non conosceva. Una donna straordinaria della storia che ha rivelato di essere stata aggredita. Una vicenda estremamente moderna in grado di creare un’empatia con gli spettatori suscitando compassione e spingendo a guardarci in modo diverso gli uni con gli altri, non solo considerando il nostro punto di vista bensì valutando anche la visione altrui” – afferma Ben Affleck, produttore, sceneggiatore e interprete – “Ho trovato interessante il fatto di poter raccontare una storia che  non si limitava ad accusare un cattivo, bensì mostrasse anche gli antecedenti culturali e una situazione che per secoli ha considerato le donne come una semplice proprietà degli uomini, una  prospettiva questa presente ancora oggi in alcuni paesi. Ovviamente la nostra intenzione non era quella di avere un ruolo didattico” – dice Affleck in merito al personaggio di Marguerite “Il ruolo di Marguerite richiedeva una grande intelligenza e sensibilità come quella di Jodie, che ha rivelato perfettamente la storia di questa donna. Nella prima parte vedete la sua umanità grazie al quale poi le cose cambiano. Ho pensato che la sfida per Jodie fosse salire e cadere. In genere bisogna comprendere l’integrità del personaggio ma quello che ha fatto Jodie è stato quello di interpretare una figura dal punto di vista dei personaggi di Adam e Matt senza far capire quale fosse la vera realtà. Una straordinaria capacità di recitare in questi due primi atti come se fosse veramente il personaggio che gli altri vedevano in lei, e solo nel terzo Marguerite diventa la protagonista portatrice della verità. E’ un personaggio forte e non sarebbe stato così vero se Jodie non avesse avuto la dote di cucire insieme i vari differenti aspetti.”

“Uno degli aspetti più importanti di interpretare Marguerite è stato di partecipare ad un progetto con Nicole, e di assicurarmi di impersonare davvero ciò che lei aveva scritto” – svela Jodie Comer“Sono stata fortunata perché andavamo d’accordo e ricordo perfettamente quando mi hanno invitata a sedermi con loro ed esprimere le mie opinioni, che hanno preso in considerazione anche da Ridley. Il mio personaggio ha una prospettiva speciale, è stato bello poterlo fare e difficile inizialmente. Nella mia mente speravo davvero che si riuscisse a dare la prospettiva di Marguerite. Come attrice è stato straordinario poter avere questa libertà, e capire che alla fine del film non c’è una sola verità.”

Quando si riceve una telefonata da Matt Damon che ti dice ‘abbiamo un libro che potrebbe essere interessante, vuoi leggerlo’? Non puoi rispondere di no” – rivela Ridley Scott presente al Lido anche per ricevere il Premio Cartier Glory to the Filmmaker Award“Ne abbiamo parlato per sei settimane e poi ho accettato immediatamente.”

Come detto ad occuparsi della sceneggiatura sono stati Matt Damon, Ben Affleck e Nicole Holofcener.

“L’idea era che io e Ben ci occupassimo della parte maschile dei primi due atti e Nicole della terza che è la storia di Jodie Comer, ovvero Marguerite, anche se Jodie interviene anche nelle prime due storie in cui serviva una visione maschile proprio per il fatto che la donna era considerata una proprietà e non un essere umano” –  spiega Matt Damon“Ci siamo confrontati in ogni caso, dal momento che ci sono episodi nel terzo atto che hanno un prequel nei primi due, abbiamo parlato per costruire l’architettura della storia e poi ci siamo divisi e ognuno ha preparato la sua bozza di scrittura, infine abbiamo messo insieme le cose. Questa volta abbiamo adottato una procedura totalmente diversa, quando scrivevamo negli anni ’90, quando avevamo 20 anni, capivamo i personaggi ma non la struttura ora invece con questo progetto è stato sorprendente.”

“Avevano poi bisogno di qualcuno che scrivesse la parte femminile di Marguerite, e sono stati saggi a non farlo loro. Ho scritto la parte per Jodie e abbiamo comunque collaborato per tutte e tre i personaggi” – svela la sceneggiatrice Nicole Holofcener.

Come più volte detto, “The Last Duel” attraverso una rappresentazione senza alcun dubbio epica mostra in modo accurato i punti di vista differenti dei tre personaggi, coinvolgendo e trascinando il pubblico fino al duello finale tanto violento quanto emozionante.

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