The Northman: la sceneggiatura completa del film diretto da Robert Eggers con protagonista Alexander Skarsgard.
Approdato sul grande schermo delle sale italiane il 21 aprile 2022, The Northman è un’epica storia vichinga diretta dal visionario regista Robert Eggers, già acclamato per The VVitch e The Lighthouse. Ambientato nel X secolo, il film vede protagonista Alexander Skarsgård nei panni di Amleth, un giovane principe nordico determinato a vendicare l’assassinio del padre, il re Aurvandil (interpretato da Ethan Hawke), e a salvare la madre, la regina Gudrún (Nicole Kidman), finita nelle mani dell’usurpatore Fjölnir (Claes Bang).
La sceneggiatura, co-scritta dallo stesso Eggers insieme al poeta e scrittore islandese Sjón — noto collaboratore di Björk e autore di romanzi intrisi di folklore nordico — che grazie a Deadline potete leggere qui THE NORTHMAN, si distingue per la sua straordinaria fedeltà storica e mitologica, unita a una dimensione onirica e simbolica che permea l’intero racconto. Il copione trae ispirazione dalla leggenda di Amleth, antico racconto scandinavo che fu anche fonte primaria per l’Amleto shakespeariano, e riesce a fondere realismo brutale e visioni mistiche in un equilibrio quasi rituale.
I dialoghi, spesso scarni e asciutti, sono ricchi di risonanze arcaiche, scritti con una cura filologica che restituisce il senso del sacro e del destino proprio delle saghe norrene. Le visioni profetiche, i riti pagani e la presenza tangibile del soprannaturale — incarnato, tra l’altro, dal personaggio della veggente interpretata da Björk — non sono semplici orpelli narrativi, ma elementi centrali che guidano le azioni e le motivazioni dei personaggi. La sceneggiatura costruisce un mondo in cui la linea tra storia e mito è volutamente sfocata, dando vita a un racconto che si muove tra la crudezza della vendetta e la trascendenza del fato.
Attraverso un linguaggio visivo potente e una scrittura densa di riferimenti culturali, The Northman si impone non solo come un film d’azione storico, ma come una vera e propria opera rituale, che restituisce al cinema epico una profondità tragica e arcaica raramente vista sullo schermo contemporaneo.