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The Smashing Machine: come Kazu Hiro ha trasformato Dwayne Johnson

Kazu Hiro svela come ha nascosto i tatuaggi e cambiato il naso a Dwayne Johnson in The Smashing Machine di Benny Safdie.

Il celebre truccatore prostetico Kazu Hiro, vincitore di due premi Oscar, lavora nel settore cinematografico da oltre trent’anni, e anche se ormai vicino alla pensione, la passione per la sua arte continua a tenerlo attivo, grazie anche alla collaborazione con artisti e registi del calibro di Bradley Cooper, Gary Oldman, Charlize Theron e, più recentemente, Benny Safdie.

Ed è proprio quest’ultimo, come riportato da Variety, ad aver dato nuova linfa a Hiro con The Smashing Machine, il film targato A24 che segna il debutto alla regia solista di Safdie (dopo i successi diretti insieme al fratello Josh). Il film racconta la storia vera del lottatore di MMA Mark Kerr, interpretato da un irriconoscibile Dwayne Johnson, affiancato da Emily Blunt nei panni della moglie Dawn Staples, Bas Rutten, Lyndsey Gavin e Oleksandr Usyk.

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Kazu Hiro, che riceverà il TIFF Variety Artisan Award per il suo straordinario contributo al cinema, ha commentato con ironia il fatto che ogni sua trasformazione venga spesso definita “irriconoscibile”: è già successo con Cooper nei panni di Leonard Bernstein e con Oldman in quelli di Winston Churchill.

“È facile rendere qualcuno irriconoscibile. Ma ciò che conta davvero è catturare l’essenza del personaggio e il significato dietro il trucco,” ha spiegato Hiro.

Per The Smashing Machine, Hiro ha optato per un approccio discreto, anche per esigenze pratiche: “Ci saranno molte scene fisiche, con sudore, lotta e colpi in faccia,” ha raccontato. Un trucco troppo pesante avrebbe rischiato di compromettere l’espressività di Johnson. La routine quotidiana richiedeva circa due ore: Hiro ha rimodellato le sopracciglia per renderle simili a quelle prominenti di Mark Kerr, ha modificato la forma del naso e ha curato l’attaccatura dei capelli con una parrucca studiata nei minimi dettagli.

In una scena in cui Kerr finisce in ospedale con un dente mancante e il team ha dovuto improvvisare una capsula dentale all’ultimo momento. Tuttavia, il colore si è danneggiato e il reparto VFX ha dovuto intervenire digitalmente per completare l’effetto.

Uno dei compiti più complessi è stato coprire i numerosi tatuaggi di Dwayne Johnson, operazione necessaria per la credibilità del personaggio. Successivamente, Hiro aggiungeva protesi gonfie su occhi, guance e naso, in base agli eventi narrativi del film.

Le sequenze di combattimento hanno posto sfide particolari. “Il sudore era il nemico numero uno,” racconta Hiro. “Il naso cominciava a staccarsi, e non c’era colla che tenesse: il sudore passava sempre. Era una manutenzione continua.”

Per le applicazioni sul corpo, Hiro ha lavorato fianco a fianco con German Bjoern, truccatore personale di Johnson, che ha utilizzato prodotti estremamente resistenti per garantire la tenuta del trucco anche nelle condizioni più difficili.


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