Lily Gladstone si unisce al cast del remake di The Thomas Crown Affair diretto e interpretato da Michael B. Jordan.
Lily Gladstone, candidata all’Oscar per Killers of the Flower Moon, come riportato da Deadline, è entrata ufficialmente nel cast del remake di The Thomas Crown Affair, diretto e interpretato da Michael B. Jordan, e prodotto da Amazon MGM Studios
Al momento non è stato svelato alcun dettaglio in merito al ruolo che interpreterà la Gladstone, la quale affiancherà Kenneth Branagh, vincitore del premio Oscar e confermato dopo l’annuncio del produttore Charles Roven, anch’egli premio Oscar. Michael B. Jordan sarà protagonista del film insieme a Taylor Russell. Le riprese inizieranno quest’estate, con l’uscita nelle sale fissata in esclusiva per il 5 marzo 2027.
I dettagli della trama sono ancora tenuti nascosti, ma sia l’originale del 1968 prodotto da United Artists che il rifacimento del 1999 firmato MGM ruotavano attorno a un ricco uomo d’affari in cerca di emozioni che organizza una rapina ad alto rischio per puro gusto della sfida, ritrovandosi poi in un gioco psicologico con un brillante investigatore.
La sceneggiatura del nuovo adattamento è firmata da Drew Pearce, basata sul film originale. Una versione precedente era stata scritta da Wes Tooke e Justin Britt-Gibson. Patrick McCormick e Marc Toberoff (Toberoff Productions) sono tra i produttori, mentre Alan Trustman, autore del film del 1968, figura come produttore esecutivo.
Dopo essere diventata la prima attrice nativa americana a ricevere una nomination all’Oscar come miglior attrice per Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, Lily Gladstone ha recitato in Fancy Dance di Erica Tremblay per Apple, nel dramma indipendente Jazzy di Morrisa Maltz e nella serie Under the Bridge di Hulu. Attualmente è protagonista nel remake di Andrew Ahn: The Wedding Banquet per Bleecker Street. Tra i prossimi progetti: Lone Wolf, thriller d’azione diretto da Mark Pellington con Bryan Cranston, e la commedia indipendente corale In Memoriam, diretta e scritta da Rob Burnett.
