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Timothée Chalamet in corsa per l’Oscar per Marty Supreme: sarà il suo anno?

Timothée Chalamet concorrerà agli Oscar 2025 come miglior attore grazie alla sua interpretazione in Marty Supreme.

Nella corsa agli Oscar 2025, un nuovo e inatteso sfidante ha fatto irruzione: Marty Supreme, il film A24 diretto da Josh Safdie, come riportato da Variety, ha infatti conquistato pubblico e critica dopo le proiezioni al New York Film Festival e a Los Angeles, guadagnandosi rapidamente lo status di potenziale outsider. Al centro del film, una delle performance più intense della carriera di Timothée Chalamet, che potrebbe valergli la sua terza candidatura all’Oscar come miglior attore.

La storia segue Marty Mauser, un venditore di scarpe degli anni ’50 con una passione ossessiva per il tennistavolo. Il film combina la grinta dei classici sportivi con l’energia visiva e narrativa di opere come The Wolf of Wall Street e Diamanti grezzi, in un mix adrenalinico di azione, commedia e dramma che sfugge a ogni etichetta. La regia nervosa e incalzante di Safdie, qui al suo primo lavoro da solista senza il fratello Benny, imprime al film un ritmo forsennato, amplificato da un montaggio tagliente e da una messa in scena visivamente audace.

Chalamet, già due volte nominato all’Oscar, si conferma una delle presenze più solide della sua generazione. Se riuscisse a ottenere anche un riconoscimento ufficiale come produttore – cosa ancora da verificare – diventerebbe la persona più giovane mai candidata contemporaneamente come miglior attore e miglior film. Una doppia candidatura che lo metterebbe al fianco di nomi come Warren Beatty, Bradley Cooper e Clint Eastwood.

Attorno a lui ruota un cast sorprendente. Gwyneth Paltrow, al suo possibile ritorno agli Oscar dopo 27 anni, offre un’interpretazione brillante, mentre Odessa A’zion si distingue come rivelazione. Il casting, curato da Jennifer Venditti, è tanto audace quanto efficace, con apparizioni inaspettate di Tyler, the Creator, Kevin O’Leary e Fran Drescher.

Dal punto di vista tecnico e artistico, il film si segnala per la scenografia meticolosa di Jack Fisk, che ricostruisce in modo vivido la New York e la Tokyo degli anni ’50, e per la colonna sonora originale di Daniel Lopatin, che accentua l’energia nervosa della narrazione. Anche i costumi, il suono e il montaggio sembrano destinati a entrare nella conversazione per le nomination.

Per A24, che negli ultimi anni ha già dominato la stagione dei premi con successi come Everything Everywhere All At Once, Past Lives e The Zone of Interest, Marty Supreme potrebbe diventare il titolo di punta di quest’anno, nonostante la concorrenza interna con altri film molto attesi.

Marty Supreme, è la storia di un uomo che insegue un sogno in cui nessuno crede – proprio come il film stesso, inizialmente sottovalutato e ora sempre più al centro dell’attenzione. E se la storia degli Oscar ci ha insegnato qualcosa, è che l’Academy non resiste a un outsider determinato. Forse è davvero arrivato il momento per Timothée Chalamet di prendersi finalmente lo scettro.


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