un bambino con un macchinina

Toto Le Héros: torna al cinema il film d’esordio di Jasco Van Dormael

Toto Le Héros, di Jasco Van Dormael, torna al cinema il 17 aprile con I Wondrer Classics, divisione di I Wonder Pictures.

Torna al cinema dal prossimo 17 aprile l’opera prima di Jaco Van Dormael Toto le Héros, il nuovo titolo di I WONDER CLASSICS, la divisione di I Wonder Pictures dedicata alla riscoperta dei classici d’autore.

Il film, distribuito in collaborazione con Unipol Biografilm Collection, è stato restaurato in 4K dalla Cinematheque Royale du Belgique, sotto la supervisione di Nicola Mazzanti, uno dei maestri del restauro cinematografico, riportando alla luce i colori accesi voluti dal regista belga per la sua pellicola d’esordio.

In occasione del BFM 41 – Bergamo Film Meeting, in programma dall’11 al 19 marzo, il capolavoro di Van Dormael verrà presentato all’interno di una retrospettiva dedicata al regista belga il 16 marzo alle 22.30 presso l’Auditorium di Piazza della Libertà alla presenza in sala del regista.

Le sale in aggiornamento saranno disponibili al sito: https://iwonderpictures.it/classics/

Toto le Héros è il film che ha fatto conoscere a tutti lo stile unico e inconfondibile di Van Dormael: la sua visionarietà surreale, lo spiccato e particolare senso dell’umorismo, i racconti in cui la potenza degli elementi fiabeschi saranno i segni essenziali della sua autorialità nelle pellicole successive come L’ottavo giorno e Dio esiste e vive a Bruxelles.

Presentato in concorso al Festival di Cannes del 1991 dove venne immediatamente acclamato dalla critica, Toto le Héros si aggiudicò la Camera d’Or come miglior film esordiente. Successivamente, ricevette il César come miglior film straniero in Francia, quattro premi agli European Film Awards e una nomination ai BAFTA riscuotendo un enorme successo di pubblico.

Il Belgio è la patria per eccellenza di grandi fumettisti come Hergè, Morris, Peyo, Albert Uderzo e René Goscinny e il fumetto, arte popolarissima in quella nazione, ha avuto una grande influenza nei racconti e nella cinematografia di Van Dormael. Per questo, Toto le Héros può essere definito un gigantesco “fumetto umano” che spazia dai colori a pastello alle maestose tavole gotiche.

L’universo fatalista, colorato e fantasioso di Toto le Héros è stato precursore di mondi elaborati e immaginati successivamente da registi di fama internazionale come Jean-Pierre Jeunet, Guillermo del Toro e Wes Anderson. Nella cinematografia di Jaco Van Dormael troviamo influenze dirette da maestri del calibro di Andrej Tarkovskij, René Magritte e Georges Méliès. Infatti, Van Dormael ha confessato che questo film deve molto anche a Federico Fellini e ad Amarcord, un’altra pellicola che focalizza l’attenzione sui ricordi del passato.

La trama di Toto le Héros

In età ormai avanzata, ospite di una casa di riposo, Thomas detto Toto è ancora convinto che la sua vita non sia veramente la sua. Alla sua nascita sarebbe stato scambiato col vicino di casa, l’odioso e ricchissimo Alfred Kant. Toto ritiene l’usurpatore responsabile di tutte le sue disgrazie, soprattutto della morte tragica di sua sorella, e progetta dal fondo del suo letto e dei suoi incubi di vendicarsi di chi gli ha rubato la vita, la felicità, la ricchezza, l’amore della sua famiglia e della sua ragazza. Ritorna in sala il film di debutto del visionario regista Jaco Van Dormael (Mr. Nobody, Dio esiste e vive a Bruxelles), immediato successo di critica e pubblico in tutta Europa e vincitore della Caméra d’or al Festival di Cannes 1991.


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