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Una Fottuta Bugia: il trailer e il poster del film di Gianluca Ansanelli

Il trailer e il poster di Una Fottuta Bugia, il film di Gianluca Ansanelli nei cinema dal 17 maggio con Play Entertainment.

Dopo essere stato presentato in anteprima all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma all’interno di Alice nella Città la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni e aver vinto numerosi premi nei maggiori festival internazionali indipendenti come Athens Indie Film Festival, LA Indies, San Diego Independent Cinema Awards e Boston Indie Film Festival, Una fottuta bugia di Gianluca Ansanelli arriva nei cinema dal 17 maggio.

Una fottuta bugia, di cui di seguito trovate il trailer e il poster, è un dramedy in cui un giovane ex-enfant prodige squattrinato (Emanuele Propizio) si trova, suo malgrado, costretto a fingersi malato di cancro per non essere sfrattato di casa. L’incontro con Claudia (Antonia Fotaras), una ragazza malata terminale, lo costringe a confrontarsi col suo castello di bugie.

Gianluca Ansanelli, non solo sceneggiatore e regista per cinema e teatro, ma anche autore e attore televisivo, torna dietro la macchina da presa per il grande schermo dopo il recente Come far litigare mamma e papà e ritrova sul set in questa nuova avventura Giampaolo Morelli con cui ha già lavorato in diversi progetti in veste di sceneggiatore (7 ore per farti innamorare, Falla girare).

Oltre ai protagonisti principali già citati, Emanuele Propizio (Tutto quello che vuoi, Ghiaccio, Romantiche) e Antonia Fotaras (Il Silenzio grande, Luna Nera e Un’estate fa) e Giampaolo Morelli, nel cast compaiono anche Mariano Rigillo, Gianmarco Tognazzi, Antonello Fassari, Antonella Fattori, Marit Nissen Paola Sotgiu.

Commenta il regista“Molti film che parlano della malattia hanno per protagonisti persone mature o anziane e questo allontana il pubblico giovane, io ho scelto di raccontare la storia di due ragazzi, con le fragilità, gli slanci e l’incoscienza tipici della loro età per poter parlare a un target più allargato. Il film infatti ha un tono che si mantiene sempre distante dai facili sentimentalismi, stemperati dal cinismo di Nicolas, e riesce a offrire anche diverse occasioni per sorridere senza peraltro mai scadere nella superficialità. Il sorriso è dunque il vero antidoto al dolore che pervade l’intero racconto. Un sorriso dolce ed indulgente che, come suggerisce la stessa protagonista, ci permette di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Il risultato è un film profondamente drammatico che regala allo spettatore un sentimento di positività”.

Una fottuta bugia è prodotto da Play Entertainment e diretto da Gianluca Ansanelli, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Tito Buffulini. L’opera è realizzata in co-produzione con Agresywna Banda, con il supporto di Lazio Cinema International 2022 e con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission.

poster film una fottuta bugia

Una Fottuta Bugia, sinossi

Pietro, 27 anni, è stato un enfant prodige nel mondo dello spettacolo: a 11 anni era conosciuto in tutta Italia per la pubblicità di una nota marca di merendine, cui sono seguite svariate partecipazioni in fiction e serie TV. Adesso che si avvicina ai trent’anni però, evidentemente non è più né “enfant” e né “prodige”. A dirla tutta Pietro, già orfano della madre, ha rotto con suo padre e consuma la sua vita facendo provini in cui viene regolarmente scartato. Per sbarcare il lunario insegna teatro ai ragazzini nella parrocchia sotto casa e, date le sue precarie finanze, vive in un modesto appartamento di proprietà della stessa diocesi, che glielo concede a canone agevolato.

A dividere l’appartamento con lui c’è Nicolas, un infermiere ospedaliero, quarantenne, divorziato con moglie e figlio da mantenere, dall’indole caustica e menefreghista. Infatti, quando il parroco invia ai due affittuari un avviso di sfratto per morosità, lui orchestra un piano feroce e per evitare di farsi sbattere fuori racconta al prete che Pietro ha il cancro. È l’inizio di un’orrenda bugia. Inizialmente Pietro subisce la cosa impotente ma poi, proprio quando decide di confessare tutto, conosce Claudia, una vera malata terminale. Pur essendo visibilmente debilitata, quella ragazza sprizza vitalità da tutti i pori: è esuberante, simpatica, profonda, cerebrale, tanto che Pietro ne resta abbagliato al punto da non trovare più il coraggio di dire la verità.


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