Dead man’s wire diretto da Gus Van Sant fuori concorso all’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Gus Van Sant torna alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia – Fuori Concorso con il suo nuovo film DEAD MAN’S WIRE, da una sceneggiatura di Austin Kolodney e interpretato da Bill Skarsgård, Dacre Montgomery, Al Pacino, Colman Domingo, Myha’la, Cary Elwes e John Robinson.
Il film, nei cinema italiani nel 2026 distribuito BiM, è tratto da un episodio di cronaca realmente accaduto nel 1977, un sequestro con ostaggio le cui trattative – trasmesse in diretta tv – hanno tenuto con il fiato sospeso gli americani per 63 ore.
“Mi sento incredibilmente fortunato a presentare questo film alla Mostra del Cinema di Venezia e sono profondamente grato. Questo progetto ha avuto un percorso travagliato fino all’ultimo. È tratto da una storia vera nata dalle disperazione di un uomo, Tony Kiritsis, nel 1977. Sentendosi tradito dalla sua compagnia ipotecaria e convinto che lo stessero sfruttando nel suo momento di maggiore vulnerabilità, nel tentativo di riprendersi il controllo mise in atto un efferato sequestro di persona”, dichiara Gus Van Sant.
Abbiamo iniziato a girare il film nel novembre 2024 e in breve tempo, mentre il mondo cambiava intorno a noi, abbiamo notato inquietanti parallelismi tra la nostra storia e gli eventi che si stavano verificando. Questo ha reso il progetto attuale e anche scomodo.
Spero che il film non provochi troppa tensione, anche se riconosco che stiamo vivendo tempi profondamente difficili e forse un po’ di disagio è inevitabile.
Grazie al Festival di Venezia, alle persone vere le cui storie hanno dato forma a questo film, al mio straordinario cast e ai collaboratori che l’hanno portato così potentemente alla vita.”
Dead man’s wire, sinossi
La mattina dell’8 febbraio 1977 Anthony G. “Tony” Kiritsis (Bill Skarsgård) entra nell’ufficio di M. L. Hall (Al Pacino), presidente della Meridian Mortgage Company) e prende in ostaggio il figlio Richard (Dacre Montgomery). Tony gli punta alla testa un fucile a canne mozze con una particolarità, collegato al grilletto c’è un dispositivo che, stretto al collo come un cappio, se sfiorato, ucciderà all’istante l’ostaggio. Le richieste di Tony sono chiare: 5 milioni di dollari, immunità e soprattutto scuse personali…