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Wicked: Parte Due, le prime reazione sono entusiastiche

Wicked: Parte Due pronto a stregare gli Oscar, le prime reazioni entusiastiche per una “conclusione straziantemente tenera”.

Il mondo di Oz è pronto a lanciare un nuovo incantesimo. Dopo il successo travolgente del primo capitolo, Wicked: Parte Due, sequel del musical fantasy targato Universal Pictures, sembra destinato a replicare – o forse superare – i risultati del suo predecessore agli Oscar. Le prime reazioni apparse sui social media, come riportato da Variety, parlano infatti di un film “epico” e “straziantemente tenero”, capace di conquistare il cuore di pubblico e critica.

Diretto da Jon M. Chu e scritto da Winnie Holzman e Dana Fox, Wicked: Parte Due riprende la storia dove si era interrotta nel 2024 con Wicked, adattamento del primo atto del celebre musical di Broadway firmato da Stephen Schwartz e Holzman. Il nuovo capitolo esplora le conseguenze dei percorsi divergenti di Elphaba, destinata a diventare la Strega Cattiva dell’Ovest, e Glinda, la luminosa Strega Buona del Nord, offrendo una conclusione emotivamente potente alla loro amicizia leggendaria.

Le prime recensioni sono entusiaste. Destiny Jackson di Deadline ha definito il filmuna conclusione epica e straziantemente tenera” e “un meritato tributo a una delle amicizie più iconiche della cultura pop”. Jazz Tangcay di Variety ha lodato la regia di Chu e le interpretazioni delle protagoniste: “Cynthia Erivo è magnifica, ma Ariana Grande porta la sua performance a un livello superiore, un vero tour de force. Costumi, fotografia e costruzione del mondo sono da Oscar. Ho singhiozzato a dirotto: Wicked: Parte Due è pura grandezza musicale.”

wiAnche Chris Murphy di Vanity Fair ha espresso entusiasmo, definendo il film “un successo totale” e sottolineando come ampli e approfondisca il materiale originale “in modi entusiasmanti e innovativi”. David Gordon ha aggiunto che il film è “tutto ciò che si desiderava che fosse: emozionante, struggente e sorprendentemente sensuale”, mentre Rebecca Ford, sempre di Vanity Fair, ha parlato di “un finale meraviglioso, pieno di sentimento e di grande impatto”.

Con queste premesse, Wicked: Parte Due sembra destinato a ripetere le dieci nomination del primo capitolo, consolidando la saga come un autentico fenomeno da premi. Se Cynthia Erivo e Ariana Grande dovessero essere nominate di nuovo per i ruoli di Elphaba e Glinda, entrerebbero nella ristretta cerchia di attori candidati due volte per lo stesso personaggio nella storia degli Oscar. La Erivo, già tre volte candidata, ha segnato un primato diventando la seconda donna nera dopo Viola Davis a ottenere più nomination come miglior attrice. La Grande, invece, potrebbe conquistare la sua prima candidatura, grazie a una performance che unisce carisma, ironia e un profondo dolore interiore.

Il film include anche due nuovi brani originali, “No Place Like Home”, interpretata dalla Erivo, e “The Girl in the Bubble”, cantata dalla Grande, entrambi firmati da Stephen Schwartz con John Powell. Se la seconda canzone sembra già emergere come favorita nella categoria per la miglior canzone originale, la potenza visiva e tecnica del film – dai costumi alla scenografia, dagli effetti visivi al trucco – lo rende un candidato quasi certo anche nelle categorie artistiche.

Alcuni appassionati del musical originale hanno spesso sostenuto che il secondo atto di Wicked fosse meno incisivo del primo, privo di un numero iconico come Defying Gravity. Tuttavia, Chu, Holzman e Fox ribaltano questa percezione, trasformando la Parte Due nel cuore emotivo dell’intera storia, il momento in cui Elphaba e Glinda raggiungono la piena consapevolezza del loro legame e del prezzo della loro diversità.

Con un intreccio più maturo, un’estetica spettacolare e interpretazioni da brivido, Wicked: Parte Due promette quindi di chiudere la saga con grazia, sentimento e lacrime. Che si traduca in nuove nomination o in vittorie effettive, sarà la stagione dei premi a dirlo. Una cosa però è certa: il fenomeno Wicked non ha ancora smesso di incantare, né il pubblico né gli elettori dell’Academy.


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