Zola: la sceneggiatura completa del primo film basato su un thread di Twitter e tratto dall’articolo pubblicato da Rolling Stone.
Tra le fonti d’ispirazione per il cinema ci sono da sempre opere teatrali, romanzi e, negli ultimi anni, anche videogiochi e podcast. Zola, però, rappresenta un caso davvero unico: tratto dall’articolo “Zola Tells All: The Real Story Behind the Greatest Stripper Saga Ever Tweeted”, pubblicato su Rolling Stone e scritto da David Kushner, il film si basa in realtà su un virale thread su Twitter pubblicato nel 2015 da A’Ziah “Zola” King. In una sequenza di 148 tweet, Zola racconta con tono ironico, crudo e irresistibilmente teatrale una surreale avventura di sesso, violenza, denaro e amicizie tossiche, vissuta realmente pochi mesi prima.
Zola, cameriera e spogliarellista a Detroit, è interpretata da Taylour Paige, già vista in Ma Rainey’s Black Bottom. Durante un turno di lavoro, conosce Stefani (interpretata da Riley Keough), un’eccentrica cliente del locale con cui stringe subito amicizia. Stefani la convince ad accompagnarla in Florida per un weekend che promette soldi facili attraverso serate nei club e lap dance ben pagate. Ma ciò che sembra un’avventura spensierata si trasforma presto in un incubo: le due ragazze si ritrovano coinvolte in un losco giro di prostituzione, sotto il controllo di un violento protettore, mentre un ingenuo fidanzato e alcuni criminali di Tampa complicano ulteriormente la situazione.
La sceneggiatura, co-scritta dalla regista Janicza Bravo insieme al drammaturgo Jeremy O. Harris, e che grazie a Deadline potete leggere qui: ZOLA, è uno degli elementi più distintivi del film. Invece di limitarsi a una trasposizione cronologica dei tweet originali, Bravo e Harris costruiscono una narrazione densa di stile e metanarrazione. La sceneggiatura riflette il tono originale del thread: brillante, tagliente, autoironico e frammentato, come se fosse scritta direttamente da Zola stessa. Gli autori sfruttano la struttura del social media, inserendo nel film elementi visivi e sonori presi direttamente dall’universo digitale (notifiche, suoni di tweet, interfacce grafiche), rendendo la pellicola un ibrido tra cinema tradizionale e racconto online.
La narrazione non lineare e l’uso di voice-over che riprende le parole testuali dei tweet conferiscono al film una dimensione fresca e innovativa, mentre la sceneggiatura gioca costantemente con l’ambiguità tra realtà e performance: ogni personaggio sembra interpretare un ruolo, consapevole di essere osservato. Il film, infatti, non racconta solo un’avventura estrema, ma anche come la narrazione di un’esperienza possa trasformarsi in spettacolo, in intrattenimento virale, mettendo in discussione il confine tra verità e finzione.
Zola è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival ed è uscito nelle sale statunitensi il 30 luglio 2021, dopo la riapertura dei cinema post-pandemia. Il film ha ricevuto numerose nomination agli Independent Spirit Awards, tra cui Miglior Film, Regia, Cast, Montaggio, Fotografia e Sceneggiatura — quest’ultima particolarmente lodata per la sua originalità e capacità di tradurre un fenomeno digitale in un linguaggio cinematografico autentico e potente.