Rilasciata la prima clip ufficiale di Comandante, il nuovo film diretto da Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino
La prima clip ufficiale di Comandante, il film diretto da Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino che, come ampiamente confermato, aprirà l’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, presentato in anteprima mondiale e in concorso.
Tratto dall’omonimo romanzo edito Bompiani, Comandante scritto da Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis, Comandante è una produzione Indigo Filme O’Groove con Rai Cinema, Tramp LTD, VGroove, Wise Pictures ed è prodotto da Pierpaolo Verga, Nicola Giuliano, Attilio De Razza, Edoardo De Angelis, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri in associazione con Mariagiovanna De Angelis e Antonio Miyakawa in associazione con Beside Production, in collaborazione con Marina Militare, Cinecittà. Il film sarà distribuito in Italia da 01 Distribution
In Comandante Pierfrancesco Favino, è il Comandante Salvatore Todaro, leggendario eroe dei mari, al suo fianco Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh e Silvia D’Amico.
Comandante, la trama
All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina alla sua maniera: prua rinforzata in acciaio per improbabili speronamenti, colpi di cannone sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e un equipaggio armato di pugnale per impossibili corpo a corpo.
Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano.
Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini.
Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.