“I Tuttofare”: al cinema dal 9 giugno la commedia con Valero Escolar e Mohamed Mellali
“I tuttofare (Sis dies corrents)” Premio per la migliore interpretazione all’ultimo Festival di Locarno, vinto da entrambi i protagonisti (Valero Escolar e Mohamed Mellali) alla loro prima esperienza come attori.
L’ingegnosa commedia della regista catalana Neus Ballűs arriverà in sala il 9 giugno. La regista, inoltre, presenterà il film in anteprima al Bellaria Film Festival domenica 15 maggio
“Mio padre è un idraulico. Nel corso degli anni ho sentito ogni sorta di storie sul suo lavoro e sulle strane situazioni in cui si è imbattuto nelle case dei clienti.
Per il film abbiamo lavorato tre anni con ogni sorta di lavoratori reali e con i clienti che interpretavano loro stessi, incluso il magnifico trio di idraulici protagonisti di questa storia basata sulla loro vita reale. Abbiamo incontrato ricchi, poveri, giovani e vecchi, persone molto diverse tra di loro, provenienti da ogni parte del mondo e con una visione della vita totalmente diversa.
Così, quando i personaggi entravano in contatto, dovevano fare i conti con i loro pregiudizi e con i pregiudizi degli altri nei loro confronti.
A prima vista l’umorismo del film sembra ruotare intorno a situazioni apparentemente leggere. Ma sotto la superfice c’è un ritratto complesso dei ruoli sociali, degli atteggiamenti razzisti e dei rapporti di potere nel contesto di una città europea “diversa” e multiculturale. I tuttofare è un film che si misura che una delle sfide più impegnative del nostro tempo: come capirsi a vicenda.”
Una settimana nella vita di Moha, Valero e Pep, lavoratori in una piccola azienda di riparazioni alla periferia di Barcellona: sono loro che entrano in casa tua e aggiustano ciò che è rotto. Moha, il più giovane, è in prova per una settimana. È timido ma si comporta sorprendentemente bene con i clienti e dovrebbe sostituire Pep che sta per andare in pensione. Ma Valero non è affatto a suo agio con il ritiro di Pep, dubita che Moha possa prendere il suo posto e pensa che i clienti non accetteranno facilmente un lavoratore marocchino. Forse sei giorni non bastano per far cambiare qualcuno e per fargli superare i pregiudizi. Forse è troppo poco tempo per costruire un’amicizia. Ma forse è tempo sufficiente per scoprire che dobbiamo imparare a vivere insieme: un piccolo passo per un idraulico ma un grande passo per l’umanità.
La Redazione