scena il colore viola film 1985

Il Colore Viola: il film Steven Spielberg

In attesa della rivisitazione musicale nei cinema dall’8 febbraio de Il Colore Viola, ci rinfreschiamo la memoria con versione di Spielberg.

Approderà l’8 febbraio 2024 nelle sale italiane distribuito da Warner Bros. Pictures, la rivisitazione musicale diretta a Blitz Bazawule, del grande classico de Il Colore Viola. Nell’attesa, vi rinfrescheremo la memoria con film il la versione diretta nel 1985 da Steven Spielberg, nonché sull’importanza e sull’impatto che ha avuto nella filmografia del pluripremiato regista premio Oscar e ovviamente sul cinema hollywoodiano.

Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Alice Walker, il film, incentrato su personaggi femminili, affronta tematiche quali la violenza domestica, gli abusi sessuali, l’incesto, il razzismo e il coraggio delle donne stuprate. A fronte di un budget di 15 milioni di dollari ne incassò ben 98, e nonostante le 11 candidature ottenute agli Oscar non portò a casa neanche una statuetta.

Magistrali oltre alla magniloquente regia sono le interpretazioni di Whoopi Goldberg in Celia Harris, un ruolo totalmente diverso da quelli comici in cui siamo abituati a vederla; Akosua Busia in Nettie Harris; la celeberrima Oprah Winfrey in quello della caparbia Sofia, e Danny Glover, nel violento Albert “Mister”.

Una storia potente quella de Il Colore Viola, con alla base ci la sorellanza e la resilienza femminile che, come detto, passa attraverso la violenza che sfocia nell’incesto; la prevaricazione; gli abusi e soprusi, con il titolo che riprende una frase detta Nettie, secondo cui: “Dio si arrabbia se vedi il colore viola in un campo e nemmeno te ne accorgi!”

Inizialmente titubante nel dover trattare determinate tematiche, poiché convinto che forse sarebbe stato più adatto un regista afroamericano, Spielberg fu rassicurato da Quincy Jones. Il produttore e autore di parte della colonna sonora infatti lo tranquillizzò dicendogli che pur non essendo un alieno, aveva girato ET: L’extraterrestre, e che quindi avrebbe svolto perfettamente il lavoro.

Il Colore Viola, sinossi

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Georgia,1909. Celie Harris viene ripetutamente violentata dal suo patrigno. Dà alla luce due bambini che le vengono brutalmente strappati dopo il parto e dati in adozione. La ragazza viene data in sposa ad Albert, che perpetrerà ai suoi danni violenze indicibili. Unica fonte d’amore nella vita della ragazza è sua sorella Nettie, che per sfuggire alle violenze persecutorie del patrigno si rifugia in casa della sorella e del cognato che non tarderà a tentare d’insidiarla, ma vista la fermezza di Nettie, non esiterà a cacciarla violentemente. Le due sorelle promettono dunque di scriversi e che “Soltanto la morte potrà impedirglielo”. Le missive di Nettie a Celia verranno intercettate da Albert, facendo sì che le due sorelle rimangano separate per oltre un quarantennio.

Celie è costretta ad accogliere in casa la cantante Shug, amante del marito che grazie alla presenza dell’amante evita di maltrattare la moglie. Le due donne si avvicineranno molto. Uno dei figli di Albert, Harpo, sposerà Sofia, una donna tutt’altro che assoggettabile che sarà di fatto la componente dominante nella coppia fino alla loro separazione. Harpo apre un locale blues dove in una celebre scena canterà Shug che dedicherà la canzone “Miss Celie’s Blues” proprio a Celia. Dopo varie vicissitudini sarà proprio Shug a intercettare una delle lettere di Nettie, che nel frattempo è diventata missionaria e si trova in Africa presso la famiglia che aveva adottato i suoi nipoti, gli orfani di Celie. In un impeto di ribellione Celia maledice il marito ed è risoluta a raggiungere sua sorella.

Albert urla e insulta a gran voce Celie : “Sei brutta, sei povera, sei ne(g)ra, sei donna! Non sei niente di niente!”, la quale mentre si allontana definitivamente risponde senza esitare: “Nella galera che volevi per me, sarai tu che marcirai! Io sono povera, sono nera, sono anche brutta! Ma buon Dio sono viva! Sono viva!”

Il Colore Viola, cosa aspettarsi dal nuovo adattamento

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Per quanto riguarda la rivisitazione musicale, diretta da Blitz Bazawule e scritta dell’acclamato drammaturgo Marcus Gardley, vincitore del WGA Award per “Maid”, è basata anche sul musical teatrale e il suo conseguente libro di Marsha Norman. Le musiche e testi sono a cura di Brenda Russell, Allee Willis e Stephen Bray. Ovviamente viene spontaneo chiederci se era necessario una nuova rivisitazione, e di certo apprezzeremo le tipiche voci “blues” con la speranza che siano in grado di trasmetterci la profonda e viscerale emozione del film di Spielberg.

Il nuovo film sarà sicuramente un’opportunità per avvicinare le nuove generazioni ai grandi classici del cinema, che devono in ogni caso essere assolutamente recuperati.   Tra i protagonisti dell’atteso film la candidata all’Oscar® Taraji P. Henson (“Il curioso caso di Benjamin Button”), la vincitrice del SAG Award, nominata al Tony Award, Danielle Brooks (“The Color Purple”, “Orange Is the New Black”), il vincitore dell’Emma Award, nominato al Tony Award, Colman Domingo (“Euphoria”, “Ma Rainey’s Black Bottom”), l’attore nominato al Tony Award Corey Hawkins (“Sei gradi di separazione”, “Sognando a New York – In the Heights”), l’artista premio Oscar® e vincitrice del Grammy Award H.E.R. (“Judas and the Black Messiah”), l’attrice nominata al Grammy Award Halle Bailey (“La sirenetta”), l’attrice nominata all’Oscar® Aunjanue Ellis-Taylor (“Una famiglia vincente – King Richard”, “Ray”) e l’artista vincitrice del Grammy Award Fantasia Barrino, al suo debutto in un lungometraggio.

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Giada Benetti


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