“IL RE”: il 25 marzo su Sky e NOW due nuovi episodi del prison drama Sky Original con Luca Zingaretti
Sale la tensione tra le mura del San Michele, il difficile carcere di frontiera teatro degli intrighi de “IL RE”, insieme il nuovo prison drama targato Sky Original e il suo controverso protagonista, il direttore al di sopra della legge dei tribunali interpretato da Luca Zingaretti. La serie diretta da Giuseppe Gagliardi torna venerdì 25 marzo con due nuovi episodi, il terzo e il quarto, su Sky Atlantic e in streaming su NOW dalle 21.15 (e disponibile on demand).
La serie, in otto episodi, è prodotta da Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco. Il soggetto di serie de “Il Re” è di Stefano Bises, Peppe Fiore, Bernardo Pellegrini, Massimo Reale, Davide Serino. La sceneggiatura è di Stefano Bises, Peppe Fiore, Bernardo Pellegrini, Davide Serino.
Accanto a Luca Zingaretti nel ruolo del direttore Bruno Testori, Isabella Ragonese (“Lei mi parla ancora”, “Rocco Schiavone”, “Il padre d’Italia”) nei panni di un’agente della polizia carceraria del San Michele, Anna Bonaiuto (“Loro”, “Napoli velata”, “Mio fratello è figlio unico”), che interpreta il pubblico ministero che indaga sulla rete di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori, Barbora Bobulova (“Scialla!”, “Cuori puri”, “Cuore sacro”), che nella serie sarà l’ex moglie del personaggio interpretato da Zingaretti, e Giorgio Colangeli (“Il divo”, “Speravo de morì prima”, “Un posto sicuro”) nei panni di Iaccarino, comandante della prigione molto amico di Bruno Testori.
SINOSSI DEL TERZO E QUARTO EPISODIO
Bruno infiltra il neo detenuto arabo Farid nella comunità musulmana. Sonia, giovane agente critica verso i metodi di Bruno, viene da lui nominata nuovo comandante: sarà la faccia pulita del S. Michele da mostrare alla Lombardo. Con la morte di Lackovic, i detenuti tossicodipendenti cominciano ad andare in crisi di astinenza e scatta una faida tra slavi e nigeriani per il nuovo controllo dello spaccio.
Bruno sgombera temporaneamente l’ala islamica e la riempie di microcamere-spia. La Lombardo a sua volta fa installare un trojan nel telefono di Bruno per investigare su tutta la sua vita. Nell’ala islamica, intanto, Bruno rinviene un libro contraffatto contenente un messaggio che inneggia alla jihad: forse tra i detenuti si nasconde un radicalizzatore. Farid viene spostato tra i detenuti comuni e intanto Gloria prende le distanze da Bruno.
La Redazione