Locarno Film Festival: a Gitanjali Rao il Locarno Kids Award la Mobiliare

Locarno Film Festival: a Gitanjali Rao il Locarno Kids Award la Mobiliare

Torna il premio dedicato alle figure che hanno saputo spalancare il mondo del cinema al pubblico più giovane. Per la sua seconda edizione, il premio Locarno Kids Award la Mobiliare sarà assegnato a Gitanjali Rao, regista e animatrice, che con le sue opere sta segnando una nuova strada per il racconto animato, fondendo il gesto artistico del disegno a mano e le nuove tecnologie. Gitanjali Rao ha inaugurato la 74esima edizione del Locarno Film Festival con il cortometraggio “Tomorrow My Love” (2021) e il suo ultimo lungometraggio, “Bombay Rose”, struggente favola sul valore della libertà presentata alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra di Venezia nel 2019, è il primo film animato indiano ad essere distribuito su Netflix.

La premiazione di lunedì 8 agosto in Piazza Grande sarà seguita dalla proiezione del suo cortometraggio animato Printed Rainbow, vincitore di tre premi alla Semaine de la Critique di Cannes 2006, e poi entrato nella rosa dei candidati agli Oscar 2008.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “Gitanjali Rao è senz’altro una delle voci più inconfondibili e originali a essere emerse dal continente indiano negli ultimi anni. Offrirle il Locarno Kids Awards la Mobiliare significa premiare il talento di un’artista innovativa e originale, il cui lavoro nell’arco di pochi anni ha saputo imporsi all’attenzione del pubblico del mondo intero e celebrare il meglio della creatività contemporanea.”

Come di consueto, l’appuntamento con il pubblico più giovane partirà già dalla serata per le famiglie di Prefestival del 2 agosto, presentata da la Mobiliare e con ingresso gratuito. In Piazza Grande verrà offerta la prima internazionale di “Interdit aux chiens et aux Italiens (No Dogs or Italians Allowed)” di Alain Ughetto, un’affascinante animazione in stop motion prodotta da Francia, Italia, Svizzera, Belgio e Portogallo. Il film narra la storia vera di Cesira e Luigi, coppia di emigranti italiani che negli anni Venti fuggirono la miseria delle vallate alpine italiane per fondare una famiglia in Francia. Una storia quindi che ben dialoga anche con il passato migratorio tipico del Canton Ticino. Le proiezioni dedicate al pubblico giovane continueranno durante tutto il Festival e termineranno domenica 14 agosto con il tradizionale film per le famiglie in Piazza Grande in collaborazione con Cinemagia (ggl).

La Redazione


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